Il pickleball: un’opportunità per il mondo dello sport in Italia

Il pickleball è uno sport che sta diventando sempre più popolare negli Stati Uniti, dove ci sono 36,5 milioni di praticanti, di cui 8,9 milioni abituali. Si contano oltre 44.000 campi in quasi 11.000 impianti diversi, 4.300 insegnanti certificati da Professional Pickleball Registry (PPR) e vari campionati professionistici con in palio milioni di dollari di montepremi.

 

L’Italia ha una struttura per fasce d’età molto simile a quella degli States, con tanti over 55 (circa 23 milioni) che risultano la generazione più fidelizzata alla pratica sportiva e hanno una buona capacità di spesa. Il pickleball sembra costruito su misura per loro, grazie a un modello prestativo meno impegnativo rispetto ad altri sport.

In più, come tutte le attività sportive, porta benefici alla salute, per l’apparato cardiocircolatorio ma anche in termini di capacità di concentrazione, attenzione e tanti altri ancora.

 

In Italia, il pickleball potrebbe replicare il successo del padel, che ha avuto una grande espansione grazie a una serie di motivazioni quali socialità, facilità di divertimento, il fatto che funzioni alla grande anche fra le donne e che si possa praticare a qualsiasi età. Tutti fattori presenti anche nel pickleball, con il plus che in questo caso è possibile competere anche a livello individuale e la logica del gioco è ancora più simile a quella del tennis, il che lo rende più interessante per tutti i puristi che di fronte al padel hanno sempre storto il naso. Inoltre, le sinergie didattiche con il tennis e il padel possono facilitare la promozione del pickleball.

 

Oggi, oltre che per i giocatori, il pickleball rappresenta un’opportunità ancora più grande per i circoli e per gli insegnanti. Permette di ampliare l’offerta e diversificare l’attività (il che riduce il rischio di impresa e aumenta fidelizzazione e coinvolgimento dei frequentatori); permette di intercettare nuove fasce di clientela e di aumentare il valore delle altre attività proposte dal club; e soprattutto può dare a molti l’opportunità di mettere a reddito delle superfici improduttive. Un campo, infatti, è grande solamente 6.10 x 13,41 metri (anche se il perimetro consigliato è di 20×10, per lasciare il giusto spazio agli out), ed è di facile realizzazione. Non a caso, in tanti club i campi da pickleball stanno spuntando in quelle zone inutilizzate fino a qualche tempo fa, garantendo un’ottimizzazione logistica degli spazi disponibili. Da valutare anche la possibilità di allestire impianti provvisori, anche per organizzare eventi e competizioni.

 

Inoltre, il pickleball può garantire anche un miglioramento della qualità didattica, grazie al principio di multilateralità e a un’attività che può risultare sia propedeutica per tennis e padel

Inoltre, la FITP (Federazione Italiana Tennis e Pickleball) ha già istituito un comitato tecnico specifico per il pickleball e sta lavorando alla stesura del regolamento tecnico, oltre che alla promozione e alla diffusione della disciplina. L’obiettivo è quello di creare un circuito nazionale di tornei e campionati, con l’auspicio di vedere la disciplina inserita anche ai Giochi Olimpici.

Un altro fattore che sta contribuendo alla crescita del pickleball in Italia è l’arrivo di giocatori stranieri già esperti della disciplina, che stanno portando le loro conoscenze e competenze nel nostro paese.

Grazie a loro, si stanno organizzando clinic e workshop per gli appassionati di pickleball e si sta sviluppando una vera e propria comunità di giocatori.

Che cos’è il pickleball?

Il pickleball è uno sport che combina elementi di tennis, badminton e ping pong. Si gioca quasi sempre in doppio, ma anche il singolo è molto popolare e divertente, soprattutto per chi cerca una sfida più complessa o vuole consumare più calorie.

Un po’ di storia

Nato nel 1965 negli Stati Uniti, è oggi, come detto, uno degli sport più amati oltreoceano e la sua popolarità sta ultimamente conquistando la vecchia Europa. Lo ha inventato un membro del congresso degli Usa, Joel Pritchard, insieme agli amici Bill Bell e Barney McCallum. Il loro obiettivo era quello di intrattenere e far divertire i bambini annoiati in vacanza con delle attrezzature facili da reperire. Non a caso, oggi questa disciplina è molto diffusa nelle scuole statunitensi che hanno nel programma il pickleball come attività fisica per gli allievi.

La rapida crescita degli appassionati sembra essere stata favorita dal periodo pandemico che ha aumentato in maniera esponenziale e in breve tempo il numero dei giocatori impegnati. Basti pensare che in soli 18 mesi sono entrati a far parte della International Pickleball Federation ben 37 Paesi e ora l’obiettivo – neanche a dirlo – è quello di far diventare questa attività sportiva una disciplina olimpica.

Dove si gioca

La prima cosa che salta all’occhio, guardando un match di pickleball, sono le dimensioni molto ridotte del campo da gioco. Il campo, in pratica, ha le dimensioni di quello del badminton, e misura 6,10 x 13,41 metri. In questa area si può giocare in singolo (uno contro uno) o in coppia. La rete che divide le due metà campo deve essere alta almeno 86,36 centimetri al centro e 91,44 agli estremi. Ogni metà campo contiene due parti uguali, denominate area di servizio a destra e sinistra; e inoltre un’area di 2,13 metri a ridosso della rete, denominata “kitchen” (cucina), che in pratica è una “no volley zone”, ovvero una zona del campo nella quale è vietato colpire la palla al volo.

Gli attrezzi: racchette e palle

Si gioca con racchette con piatto solido, senza fori, che possono essere di legno, metallo o grafite. La palla è grande quanto quella da tennis ma è più leggera (pesa tra i 21 e i 29 grammi), circa la metà

Come si gioca: il gioco

Il pickleball si gioca con la palla in volo e al suolo. La palla deve essere colpita solo dopo che ha rimbalzato sul terreno di gioco, ad eccezione del servizio in cui è possibile colpire la palla al volo, ma solo dopo che ha attraversato la rete e la cucina.

L’obiettivo del gioco è colpire la palla in modo da farla passare sopra la rete e farla cadere nell’area di gioco dell’avversario, cercando di evitare che questi la rimandi indietro. Si possono fare smorzate, volèe, schiacciate, tagli, drop shot e altro ancora.

Come si vince

Per vincere un set bisogna arrivare a 11 punti, ma se c’è un pareggio a 10-10 si gioca fino a che una delle due squadre non riesce a ottenere un margine di due punti. In una partita si giocano generalmente tre set.

Chi vince il punto ha il diritto di servire, e così via fino alla fine del set. Nella modalità doppio, ogni volta che una coppia vince il punto, il giocatore che ha ricevuto il servizio nella parte precedente dell’incontro deve servire.

Il pickleball è uno sport divertente e versatile, che sta avendo un successo sempre maggiore in tutto il mondo grazie alla sua facilità di apprendimento e al suo stile di gioco dinamico e coinvolgente. Inoltre, la sua dimensione ridotta lo rende adatto a spazi limitati, come quelli di molte palestre e centri sportivi.

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E chissà, magari tra qualche anno lo vedremo debuttare anche alle Olimpiadi!

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